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Contributi riscatto laurea: come indicarli nel 730/2024

9 Aprile 2024 in Notizie Fiscali

Nelle dichiarazioni dei redditi 2024, riferite all'anno di imposta 2023 Modello 730, è possibile beneficiare della detrazione per i contributi versati per il riscatto del corso di laurea. 

Ricordiamo che, la legge di bilancio 2008 (art. 1, comma 77, legge 24 dicembre 2007, n. 247) ha modificato il decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, relativo al riscatto di corsi universitari di
studio per i familiari a carico

Le disposizioni introdotte in merito alle modalità di esercizio della facoltà di riscatto si applicano esclusivamente alle domande presentate a decorrere dal 1° gennaio
2008.  L’INPS, con circolare dell’11 marzo 2008, n. 29, ha fornito chiarimenti in merito ai soggetti inoccupati” per i quali è possibile operare il riscatto degli anni di laurea ai sensi del citato art. 2, comma 5-bis, del citato d.lgs. n. 184 del 1997. 

Sono tali coloro che, al momento della domanda, non risultano essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, inclusa la Gestione Separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335.

Vediamo dove indicare i contributi in oggetto nel Modello 730/2024.

Contributi Riscatto laurea: detraibili o deducibili in dichiarazione

Se i contributi sono versati a
favore:

  • degli “inoccupati” da familiari di cui gli stessi risultino fiscalmente a carico, a tali contribuenti spetta una detrazione nella misura del 19 per cento della spesa,
  • di soggetti iscritti, anche solo
    in passato, ad una qualsiasi gestione previdenziale, i contributi di riscatto sono deducibili ai sensi
    dell’art. 10 del TUIR.

Contributi Riscatto laurea: dove indicarli nel 730/2024

Nel Modello 730/2024 i contributi versati per il riscatto della laurea vanno indicati nel Quadro E ai righi a E8 a e10 o al rigo E21.

Nel dettaglio, nei righi da E8 a E10 va indicato il codice "32": 

  • per i contributi versati per il riscatto del corso di laurea o del corso ITS Academy dei familiari a carico. Il riscatto degli anni di laurea, pertanto, è possibile anche per le persone che non hanno ancora iniziato l’attività lavorativa e non sono iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza.
  • se, invece, i contributi sono stati versati direttamente dall’interessato che ha percepito un reddito sul quale sono dovute le imposte, possono essere dedotti dal reddito di quest’ultimo indicandoli ne rigo E21 tra i contributi previdenziali e assistenziali. L’importo deve comprendere le erogazioni indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica con il codice onere 32.

Contributi Riscatto laurea: tracciabilità dei pagamenti

Attenzione va prestata al fatto che dall’anno d’imposta 2020, la detrazione per contributi versati per il riscatto di laurea dei familiari a carico spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero
mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”.

Il contribuente deve dimostrare l’utilizzo di sistemi di pagamento “tracciabili” mediante:

  • prova cartacea della transazione/pagamento con ricevuta della carta di debito o della carta di credito, 
  • estratto conto, 
  • copia del bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA

Non essendo previsto alcun limite massimo, la detrazione è calcolata sull’intero importo versato, a
prescindere dall’ammontare del reddito complessivo

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