L'Agenzia delle Entrate, con la Circolare del 29 luglio 2024 n. 17, ha fornito chiarimenti in merito al regime fiscale delle plusvalenze su partecipazioni qualificate realizzate da società ed enti commerciali non residenti, a seguito della modifica introdotta dalla legge di bilancio 2024 (Legge 213/2023, all’articolo 1, comma 59).
In particolare, la principale modifica riguarda l'inserimento del comma 2-bis all'articolo 68 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
Questo nuovo comma stabilisce che:
- le plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate,
- realizzate da società ed enti commerciali non residenti e senza stabile organizzazione in Italia,
- siano tassate in misura pari al 5% del loro ammontare.
Ambito Soggettivo
La disposizione si applica alle società ed enti commerciali non residenti, privi di stabile organizzazione in Italia, che risiedono in uno Stato membro dell'Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo che consente un adeguato scambio di informazioni e che siano soggetti a un'imposta sul reddito delle società paritetica all'IRES.
Ambito Oggettivo
Le plusvalenze che rientrano nell’ambito oggettivo della norma sono quelle definite dall'articolo 67, comma 1, lettera c), del TUIR, ossia le plusvalenze realizzate mediante la cessione a titolo oneroso di partecipazioni qualificate. Queste devono essere diverse da quelle derivanti dalla partecipazione in società semplici e da quelle di cui al comma 4 del medesimo articolo.
Partecipazioni qualificate
L’articolo 67, comma 1, lettera c), del TUIR definisce «qualificate» le partecipazioni, i diritti o i titoli, qualora rappresentino, complessivamente,una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria superiore al 2% o al 20% ovvero una percentuale di partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 5% o al 25%, secondo che si tratti di titoli negoziati in un mercato regolamentato o di altre partecipazioni.
Modalità di Determinazione del Capital Gain
Per determinare il reddito derivante dalla cessione di partecipazioni qualificate, la plusvalenza, in misura pari al 5% del loro ammontare, deve essere sommata algebricamente all'ammontare corrispondente dell'eventuale minusvalenza della medesima categoria. Se le minusvalenze sono superiori alle plusvalenze, l'eccedenza può essere riportata in deduzione fino al 5% dell'ammontare delle plusvalenze dei periodi successivi, ma non oltre il quarto periodo d'imposta.
Le plusvalenze e le minusvalenze che, ai fini della norma in esame, rilevano per la determinazione del saldo imponibile per l’anno d’imposta 2024 sono esclusivamente quelle realizzate dal 1° gennaio 2024, vale a dire quelle derivanti dalle cessioni di partecipazioni con effetto raslativo a decorrere dal 1° gennaio 2024; su tale insieme non incidono, pertanto, le eccedenze riportabili dai periodi d’imposta precedenti relative alle altre masse.
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