Secondo la Circolare 2/E dell’Agenzia delle Entrate verrà messo sotto osservazione il mondo dei servizi e delle imprese grandi e piccole con indicatori che possono mettere in luce rischi di evasione: secondo l’Istat, infatti, il sommerso sarebbe da imputare proprio a questi due settori (servizi per l’80,4% e industria per il 17,20%). Nel documento si cominciano ad intravedere le linee operative fissate dal viceministro Visco, con un massiccio utilizzo delle indagini finanziarie ormai telematizzate. Le Entrate mirano a rafforzare il contrasto alle frodi Iva concentrando l’attività di intelligence sulle richieste di nuove partite quando ci sono alti indici di pericolosità, utilizzando banche dati internazionali ed applicazioni informatiche sempre più efficaci.
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