La Cassazione, con l’ordinanza numero 35 del 5 Gennaio 2010, ha precisato che le Entrate forniscono solamente indirizzi di prassi che non hanno mai valore di legge. La Corte di Cassazione ha altresì affermato che la violazione di una circolare ministeriale non rappresenta motivo di ricorso per cassazione sotto il profilo della violazione di legge, in quanto le circolari non contengono norme di diritto. L’ordinanza definisce i documenti di prassi come atti dell’amministrazione finanziaria che non ha poteri discrezionali nella determinazione delle imposte dovute e non costituiscono fonti di diritto.
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