Il Ministero dell’Economia ha ribadito, nel corso di una interrogazione parlamentare, la propria posizione secondo la quale anche i curatori fallimentari sono obbligati a formulare l’apposito interpello alle Entrate per evitare l’applicazione della normativa antielusiva prevista dall’ordinamento per le società di comodo. Sul versante delle società fallite, dunque, l’unica via di uscita potrebbe arrivare con una modifica legislativa che assimili questi enti a quelli in amministrazione controllata, già escluse da ogni possibile interferenza della disposizione.
La società in fallimento non sfugge alla stretta
22 Febbraio 2007 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
Argomenti correlati
Notizie Fiscali
- Auto disabili: la documentazione per l’agevolazione IVA entro l’anno dall’acquisto
- Ecotassa: dovuta per i veicoli usati acquistati in UE e poi immatricolati in Italia
- I costi da sostenere per il deposito dei Bilanci in Camera di Commercio nel 2021
- altri...
Normativa
- Dichiarazione Società di Persone 2021: approvato il modello con le relative istruzioni
- Quadro RR 2020 Commercianti e Gestione separata: istruzioni
- Malattia e maternita 2020 per dipendenti e autonomi
- altri...
Speciali
- Tassa annuale vidimazione libri sociali 2020 entro il 16 marzo
- Bonus bebè (assegno natalità) 2021: istruzioni aggiornate
- Assegni nucleo familiare 2021: tabelle in vigore, come fare domanda
- altri...