La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 32525 della Sesta sezione penale depositata il 31 agosto 2010, precisa il principio secondo cui risponde di estorsione l’imprenditore che con minacce e pressioni punta a indurre i lavoratori a interrompere congedi di maternità o infortuni sul lavoro, facendoli sottoscrivere anche lettere di dimissioni in bianco per eludere gli obblighi di preavviso in caso di licenziamento.
La Cassazione sul reato di estorsione dell’imprenditore nei confronti del lavoratore
1 Settembre 2010 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
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