Considerate le difficoltà operative connesse alla circostanza che diversi Comuni non hanno ancora stabilito le aliquote IMU, il Governo ha depositato ieri in Senato un emendamento al Decreto fiscale con il quale si stabilisce che la prima rata dell’IMU, quella dell’acconto del prossimo 18 giugno (50%) debba essere calcolata applicando l’aliquota base del 4‰ per l’abitazione principale e del 7,6‰ per le altre case. Resta ferma l’applicazione delle detrazioni per l’abitazione principale, cioè € 200 come detrazione base più un’ulteriore detrazione di € 50 per ogni figlio convivente di età inferiore a 26 anni. A dicembre, poi, andrà versata la seconda rata a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulla prima rata. Nel frattempo, il Governo potrà emanare entro il 31 luglio un Dpcm con cui abbassare o alzare le aliquote per la prima casa e per gli altri immobili ed i Comuni potranno emanare entro il 30 settembre la delibera con cui abbassare o alzare ulteriormente tali soglie.
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