Con la Sentenza n. 23626 dell’11 novembre 2011, la Corte di Cassazione ha chiarito che nel caso dell’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, spetta al contribuente l’onere di provare che siano state realmente effettuate. Non possono, infatti, essere ammessi in deduzione, costi e spese riconducibili a fatti o attività qualificabili come reato.
Fatture e società inesistente: l’onere della prova ricade sul contribuente
18 Novembre 2011 in Notizie FiscaliFonte: Fisco Oggi
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