Per effetto del D.L. n. 138/2011, l’Agenzia delle Entrate può attingere “all’archivio tributario dei rapporti finanziari” per raccogliere informazioni e formare liste selettive di contribuenti da sottoporre a controlli. L’incrocio delle informazioni acquisite renderà possibile individuare le situazioni individuali anomale. L’anomalia finanziaria potrebbe non essere sufficiente per attivare una selezione di soggetti da sottoporre a controllo e, quindi, sarà necessario che l’Agenzia ponga in essere ulteriori incroci. Si tratta, in particolare di verificare i risultati derivanti da sistemi di controllo fiscale, quali redditometro e studi di settore, e le risultanze patrimoniali del contribuente.
Controlli su liste “selezionate” e anomalie finanziarie
17 Ottobre 2011 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
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