La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 28047, depositata il 30 Dicembre 2009, ha chiarito che in ipotesi di omessa presentazione della dichiarazione Iva, l’ufficio può legittimamente calcolare i maggiori ricavi sulla base dell’incidenza del costo del lavoro sul fatturato di un’azienda; dato che si tratta di una rettifica di tipo induttivo, l’amministrazione può determinare l’ammontare imponibile complessivo in funzione dei dati e delle notizie comunque raccolti o venuti a conoscenza dell’ufficio stesso.
Controlli incrociati più liberi se la dichiarazione è omessa
5 Gennaio 2010 in Notizie FiscaliFonte: Il Sole 24 Ore
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