La Corte dei Conti, con la delibera n. 10/2013 della sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato e diffusa il 25 novembre, ha fatto il punto sugli effetti della stretta sulle compensazioni operata nel 2010 per contrastare gli abusi e l’evasione: l’obbligo di utilizzare i canali telematici e di presentare prima la dichiarazione IVA per la compensazione di crediti IVA superiori a 10.000 euro, limite poi abbassato a 5.000 euro dal D.L. n. 16/2012; l’obbligo di apposizione del visto di conformità per le compensazioni di crediti IVA superiori a 15.000 euro. Nella delibera viene, tuttavia, evidenziato che, nonostante tale stretta sulle compensazioni, permangono ancora abusi che abbattono notevolmente il gettito IVA, sebbene ci sia stato comunque un recupero di gettito nel triennio 2011 – 2013. La Corte dei Conti propone le contromisure: l’introduzione di un sistema di controlli sulle domande di compensazione di importi superiori a 10.000 euro; l’obbligo di presentare l’elenco clienti e fornitori.
Argomenti correlati
Notizie Fiscali
- I costi da sostenere per il deposito dei Bilanci in Camera di Commercio nel 2021
- Assemblee societarie: Assonime si pronuncia su modifiche al Milleproroghe
- Liquidazione: il diritto al rimborso dei crediti erariali spetta a ogni ex socio
- altri...
Normativa
- Dichiarazione Società di Persone 2021: approvato il modello con le relative istruzioni
- Quadro RR 2020 Commercianti e Gestione separata: istruzioni
- Malattia e maternita 2020 per dipendenti e autonomi
- altri...
Speciali
- Holding finanziarie ed industriali. Valutazioni sul bilancio: asset test
- Bonus bebè (assegno natalità) 2021: le istruzioni
- Codice della Strada: cosa cambia col decreto “semplificazioni”
- altri...